Consumarci, per dare luce
La festa della candelora racconta un incontro e una manifestazione. Maria entra nel Tempio «per manifestare al mondo colui che ha dato la Legge e la compie», e per accompagnare il Figlio nella sua prima offerta al Padre.
Celebrando questo evento, i cristiani sono condotti a ricordare che per riconoscere il Signore e la sua missione universale sono necessarie la povertà e l'attesa che furono proprie di Simeone, della profetessa Anna e di tutti i poveri di Israele, che l'evangelista Luca presenta nel vangelo dell'infanzia.
Il segno sono i ceri accesi, portati in processione come simbolo dello splendore divino di Colui che viene. Grazie a lui, tutta la creazione risplende, anzi, viene inondata da una luce che proviene dall’eterno e disperde le angosce del male.
Pensiamo al segno del cero o dell’olio che brucia nel lume e produce la fiamma. Avviene qualcosa di straordinario, che neppure la scienza è riuscita a comprendere o a spiegare.
La materia, bruciando, produce luce e calore, in cambio del suo consumarsi. Non c’è forse un’immagine più evidente, più chiara, per rappresentarci il mistero dell’amore, il cuore pulsante del cristianesimo. Ma anche per indicare metaforicamente il significato della morte in croce e della risurrezione del Cristo: Produrre luce e calore consumandosi. Spendere la vita per dare luce e calore.
Gran parte della nostra vita è spesa per questo: guadagnarsi da vivere e predisporre per sé e per i figli, ciò che ci è indispensabile. Questa fatica però ci stanca, ci consuma e crea in noi un pesante tormento: ne vale la pena? I giorni passano, la vita si logora, le energie si consumano. Che senso ha questo continuo logoramento, fino alla morte? Per quel destinazione?
Non è possibile evitare di consumarci: la vita non ci appartiene, essa ci sfugge ogni giorno e ci destina alla morte. È in nostro potere però decidere per che cosa e per chi consumarci. Solo questa destinazione ci salva.
L’amore è l’unica risposta saggia davanti al mistero della morte.
Sta qui tutto l’annuncio cristiano. Noi saremo per l’eternità le nostra scelte d’amore.
La luce di questa celebrazione ci libera dalla tristezza di una vita senza senso e dall’ansia di disporre solo di ciò che i ladri che possono rubare e la tignola consumare. Il nostro tesoro è altrove!