Tu, Giuseppe
Ti vengono dette cose impossibili, paradossali,
e tu, "destatosi dal sonno, facesti
come ti aveva ordinato l'angelo".
Tu mi insegni che per credere,
bisogna lasciarsi condurre,
chinare il capo,
non si può discutere con Dio.
Bisogna essere docili, umili,
accettare che il Signore
sia più grande di noi,
ci trascenda,
sia al di là delle nostre viste,
al di sopra della nostra volontà
e dei nostri desideri.